Cambiare si può!
“Esistere è cambiare, cambiare è maturare,
maturare è continuare a creare se stessi senza fine.”
– Henri Bergson –
Quante volte ci troviamo invischiati in situazioni che non sono favorevoli al nostro benessere, addirittura situazioni, relazioni ed eventi che alimentano il nostro malessere, provocando sofferenza e lasciandoci attoniti davanti ad un passo da compiere verso il cambiamento che fatichiamo a percorrere. In queste situazioni ci si rassegna a vivere quella situazione che per quanto ci vada stretta rappresenta una situazione a noi conosciuta e familiare, nella quale sappiamo come muoverci.
Accanto a questa modalità assolutamente umana, va a insinuarsi nella persona che sia l’Altro a dover cambiare: “E’ l’altro che deve cambiare!”, “Sto male a causa di…!”, come se il nostro benessere dipendesse davvero esclusivamente dal comportamento dell’altro. E’ fondamentale ricordarci che noi abbiamo un Enorme Potere e Potenziale, in ciascuna situazione in cui siamo coinvolti, anche se apparentemente non ci sembra possibile: il potere di scegliere! Scegliere se restare o meno in una situazione che ci provoca disagio, ma anche, qualora decidessimo di restare, scegliere come starci e come continuare ad occuparci del nostro benessere.
Assumersi la responsabilità delle proprie scelte piuttosto che delegarle ad altri ci apre possibilità inaspettate.
“Da domani cambio vita” è una frase che in molti si ripetono. Intendendo con questa affermazione il voler, ad esempio, cambiare lavoro, cambiare amicizie.
In realtà per cambiare veramente la propria vita è necessario cambiare se stessi.
Ma allora perché è così difficile cambiare?
IL CAMBIAMENTO SPAVENTA! Apre le porte verso l’ignoto. Cambiare significa mettere in discussione l’immagine che abbiamo di noi stessi e ciò può portare a cambiare i rapporti che si stanno vivendo, senza avere la certezza della direzione che prenderanno.
IL CAMBIAMENTO CI OBBLIGA AD USCIRE DALLA NOSTRA ZONA DI COMFORT! a cui la nostra mente è attaccata, a quello che paradossalmente ci dà sicurezza. Restare attaccati ad una situazione può costituire un freno, una gabbia che limita la nostra libertà.
Cosa fare per iniziare un cambiamento?
La prima fase è accettare la situazione, il problema che vogliamo lascarci alle spalle, attenzione perché accettare non significa rassegnarsi, ma accedere alla pienezza e la complessità della situazione, per comprenderne le cause e le sue implicazioni.
Accettare significa immergersi nella situazione da abbandonare, senza far finta di non vederla, per paura di soffrire e richiede anche di accettare l’emozione negativa associata all’evento. Tutto ciò implica anche accettarsi nelle proprie debolezze, senza commiserarsi, né criticarsi.
Sul piano psicologico è stato dimostrato come in ogni cambiamento siano implicate cinque fasi fondamentali.
Fase 1: Ottimismo ingiustificato – E’ la fase iniziale di maggior entusiasmo durante la quale si sottovalutano le difficoltà che si possono incontrare. Una fase breve, in cui tutto sembra possibile.
Fase 2: Pessimismo giustificato – E’ la fase in cui si prende contatto con la realtà e ci si scontra con gli ostacoli legati al percorso di cambiamento, non si vedono subito i risultati e ci si fa domande sulle proprie azioni e sugli errori commessi. È la fase più difficile, chiamata anche “la valle della disperazione”. È in questa fase che la maggior parte delle persone si blocca, perde la motivazione e rinuncia nel proseguire il proprio percorso di cambiamento
Fase 3: Realismo incoraggiante – Superata la fase del pessimismo, si entra in quella del realismo incoraggiante. Si prende familiarità con gli ostacoli, si ridimensionano se necessario le proprie aspettative e si Impara a gestire la realtà che si sta incontrando. Tutto ciò rende possibile continuare il proprio percorso di cambiamento.
Fase 4: Ottimismo giustificato – E’ la fase durante la quale i progressi diventano tangibili, si iniziano a vedere i risultati, che possono tuttavia essere ancora instabili e vanno quindi rafforzati
Fase 5: Conclusione o “la Celebrazione del Cambiamento” – E’ la fase in cui finalmente si raggiunge il cambiamento desiderato, che nel tempo è diventato maggiormente realistico e si fa esperienza di quanto appreso durante il percorso. Una fase in cui è importante non dare per scontato i propri successi e le proprie capacità ma in cui è importante celebrare il traguardo raggiunto riconoscendo i propri meriti, così da accrescere il proprio senso di autoefficacia nell’affrontare nuove sfide.
Comprendere le emozioni che ci stanno accompagnando nella fase di cambiamento diviene una mappa per il raggiungimento del Tesoro che stiamo ricercando, che è la parte più preziosa di ciascuno di noi e quella alla quale aneliamo in fase di cambiamento.